Dopo un tempo sospeso nel quale la nuova condizione di costrizione, ci ha indotto a chiuderci nelle nostre case, lontani dal nemico comune, uno spiraglio di luce sembra illuminare il nostro pensiero che corre alla nostra vita di sempre ancora di qualche mese fa.
Eravamo tutti colmi di fiducia in noi stessi e nelle azioni di vita frenetica fatta di lavoro e di certezze, di problemi, ma sempre fiduciosi di poterli risolvere. Il pensiero certo non si è mai fermato e spesso è volato a luoghi familiari, ai volti di persone conosciute in questi vent’anni di attività che ho avuto modo di conoscere, molti dei quali ritornano ogni anno, abitanti delle regioni del nord, dove il brutale nemico si è annidato. Tutti, proprio tutti ho portato con me nelle mie giornate e le notizie che la radio o la tv trasmettevano, incutevano paura e speranza ad un tempo, alimentando il bisogno di condivisione di aiuto e fiducia nella salvaguardia del bene prezioso della vita.
A questo mare e a questo vento, che spesso soffia impetuoso, siamo forse debitori per non avere fatto sostare nella mia terra il nemico, e il sole che intensamente illumina e scalda l nostri dammusi, ci consente tuttora di sperare che questo maledetto virus sia sconfitto dagli elementi di una natura che oggi più di sempre, con l’arrivo della primavera, richiede a piena voce di vivere insieme ad un uomo che nel suo isolamento, ha capito e riflettuto sulla vera essenza del vivere e di come dobbiamo amarci l’un l’altro, rispettandola.
Nei profondi silenzi dei dammusi, ho pensato tanto ai volti conosciuti e a quanti ci hanno onorato della loro presenza, ai sorrisi, alla soddisfazione provata nel sentir dire “Avete un’isola meravigliosa”.
Sono qui pronta ad accogliervi, per farvi conoscere e riscoprire l’umanità che è in noi e che ci rende orgogliosi di appartenere ad una comunità che ha sempre fatto dell’accoglienza e dell’ospitalità il suo punto di forza.
Coperto | 09 dicembre 2024 16.0 °C |