Ubicato a Pantelleria Centro, il Castello sorge all’imboccatura del vecchio porto di Pantelleria, oggi interrato, e si staglia imponente, sulla piazza V.Almanza e su via Borgo Italia.
Vi si accede attraverso una scalinata dalla via Castello. Data la particolare ubicazione, con le mura lambite dal mare da un lato e rivolto verso il porto dall’altra, costituiva in passato un baluardo a protezione dei traffici marittimi dell’isola. Fino a poco più di un secolo fa il castello era l’elemento predominante della città murata.
Costruito interamente in pietra lavica, il manufatto è composto da quattro piani di cui uno quasi completamente interrato. La fondazione del castello è fatta risalire ad epoca bizantina o araba, anche se con certezza si evince la sua realizzazione non prima del XIII secolo. Attorno al 1553 furono edificati il bastione lato mare e il bastione di nord-est, che ingloba la torre circolare, e viene raddoppiato lo spessore dei muri di sud-est.
Successivamente fu aggiunto un corpo a sud-ovest e nel ’700 venne interrato il piano delle cantine. A metà del XIX secolo furono effettuate imponenti opere di restauro e trasformazione che ne rimarcano sempre più la destinazione a carcere. Durante l’occupazione americana del 1943, il Castello venne minato per farlo esplodere durante le riprese di un Combat film. Per fortuna l’operazione andò a monte per decesso dell’artigliere.
La torre fu però danneggiata e ricostruita dagli alleati con orribili mattoni rossi. Fu rifatta in pietra lavica negli anni novanta durante i lavori di restauro del Castello progettati dall’ Ingegnere Francesco Ciriminna. Alla sommità di tale torre era stato posto un campanile con orologio a quadrante luminoso,collegato a due campane,una delle quali è datata 1750. L’orologio era stato donato all’ isola da Ferdinando IV di Borbone re del Regno delle due Sicilie per sollievo dei soldati e beneficio della comunità che viveva attorno al fossato del castello.
Per lungo tempo l’orologio della Torre non ha più scandito il ritmo del tempo, ma dal 16 ottobre 2018, in occasione della festa di S. Fortunato, patrono di Pantelleria, le sue campane sono tornate a suonare per dare voce ad una comunità che ribadisce con forza la propria identità e il proprio senso di appartenenza ad un luogo di cui desidera conservare la propria storia e le proprie tradizioni.
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