I ravioli utilizzati come primo piatto sono stati inventati dalle nostre nonne quando con la tuma (latte cagliato e rappreso) di capra e condita con sale, pepe e mentuccia, venivano preparati per diversificare il primo piatto indispensabile nel menù quotidiano. Quando l'allevamento delle capre cessò e iniziò quello delle mucche, allora questo piatto diventò più raffinato e prevalentemente preparato per il menù delle feste.
LA RICETTA
Per la pasta bianca:
Farina 00 per metà della quantità della ricotta, es. su 1 kg di ricotta, 500 g di farina, impastata con
2 albumi di uovo
1 uovo intero
acqua quanto basta per renderla omogenea e giusta per fare la sfoglia con la macchina apposita al N° 5, la sfoglia deve essere sottile.
Si faranno quindi tanti quadrati omogenei dove inserire un cucchiaino di composto, poi viene chiuso e roteato senza lasciare tanta pasta all'esterno dell'involucro.
Per la ricotta:
Va condita con i due tuorli,
sale e pepe q.b.
un pizzico di cannella
mentuccia fresca tritata finemente
I ravioli così preparati vanno bolliti in acqua dove si sarà aggiunto un filo d'olio e mescolati con un cucchiaio di legno: quando salgono perchè l'acqua bolle e si gonfiano, dopo un minuto con la schiumarola, si alzano e verranno asciugati su un canovaccio, quindi deposti in un largo piatto da dove saranno via via prelevati per servirli al momento.
Bastano 10 per ogni porzione e saranno conditi con burro e salvia o con la salsa di pomodoro fresco e basilico.
Se si vuole rendere il piatto più complesso, soprattutto d'inverno, saranno conditi col ragù di carne.
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